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IOSHI, International Organisation for Standard Human Computer Interface advanced research

13/08/2004 16855 lettori
4 minuti

Oggi ho incontrato per fare due
chiacchiere sull'interaction design,
Luca Mascaro, Presidente dell IOSHI
per discutere delle interfacce, del design,
del rapporto uomo-macchina,
ma soprattutto per sapere qualche
cosa in più sull'IOSHI.

 

Luca Mascaro, benvenuto anche a Lei sulle pagine di Comunitàzione.it. Per iniziare una domanda basilare: cosa è IOSHI, e cosa vuole rappresentare?
IOSHI (International Organisation for Standard Human-Computer Interface advanced research) è un associazione senza scopo di lucro nata da un bisogno che pochi ancora oggi percepiscono globalmente nel mondo del web e del software.
Questo bisogno non ben definibile è la volontà di eliminare tutto ciò che può essere frustrante per un utente all'interno di un programma, o specialmente di un interfaccia di programma.

Ci potrebbe spiegare cosa si debba intendere per interfaccia?

Un interfaccia tra uomo e macchina non è solo la grafica del software ma sono tutti i canali di interazione tra l'uomo e la macchina ma non direttamente l'interazione stessa, in pratica si parla di usabilità del software, della sua accessibilità, del codice di marcatura (in caso di web) della sua architettura informativa, ecc... in pratica tutto cio che passa tra il programma e l'utente, la cosiddetta "user experience"

In questo ambito io assieme a dei miei colleghi ci sentivamo molto limitati specialmente sotto gli aspetti documentali, della ricerca e dello sviluppo che in questi ambiti viene effettuato quasi interamente negli Stati Uniti (con evidenti limitazioni linguistiche per alcuni), e tutte le singole
iniziative europee che trattano le singole materie non hanno un vero e proprio coordinamento in merito.

Quindi dopo aver sentito vari esperti in materia abbiamo deciso di procedere con questa iniziativa e proporci di sopperire alle mancanze soppraccitate, specialmente negli ambiti documentativi e di ricerca.

Non esistono altre associazioni del genere? e quali sono i cardini dell'Interaction design, nel mondo e in Europa?

Esistono delle associazioni specifiche negli stati uniti come l'ACM (http://www.acm.org/) o l'UPA (http://www.upassoc.org/) che effettuano già ricerca ma non hanno una grade visibilità in europa. In europa esistono per il momento varie associazioni nazionali come la sigchi
(http://giove.cnuce.cnr.it/sigchi/ita/) o il progetto webusabile (http://www.webusabile.it) o ancora il progetto idearium (http://www.idearium.it) che però non effettuano una vera e propria attività di ricerca interna ma cercano principalmente di raccogliere ricerche e risorse esterne per poi pubblicarle.

In tutte queste associazioni però vi sono due pecche, la prima è che non cercano di portare al loro interno dei normali utenti del software, infatti la ricerca viene quasi solo effettuata tra esperti del settore. La seconda è che quasi nessuna associazione tenta di effettuare ricerche tra più campi d'attività coordinati (per esempio accessibilità e architettura dell'informazione), infatti quasi tutte le ricerche trattano un solo settore e un'unica problematica, senza avere una visione più globale.

Torniamo un'attimo all'IOSHI. Ci si deve associare? quindi una quota associativa...

Il discorso dell'associarsi è stata una scelta obbligata, infatti ci siamo resi conto che purtroppo è quasi impossibile mantenere un organizzazione internazionale senza un minimo di fondi, abbiamo però cercato di tenere le quote associative il più basse possibile e inoltre il fatto di associarsi non sarà strettamente necessario per parteciparvi. Infatti il fatto di associarsi permette di entrare nei gruppi di lavoro ufficiali sui singoli progetti, ma ogni progetto avrà anche delle mailing list pubbliche dove chiunque potrà parteciparvi.

Altro vantaggio principale di chi si associa è la possibilità di proporre e votare i progetti, contribuendo attivamente alle scelte dell'associazione.

In ogni caso è consultabile una pagina online (http://www.ioshi.org/affiliazione.html) con descritti tutti i vantaggi per i soci e le relative quote.

Da chi è composto il comitato direttivo dell'IOSHI?

Attualmente è composto da me stesso in qualità di presidente votato nella seconda riunione di comitato, da Stefano Bertocchi in qualità di vicepresidente, laureato in Ingegneria Elettronica al politecnico di Zurigo e in procinto di laurearsi in scienze della comunicazione presso l'Università della Svizzera Italiana, nonché titolare di una società di marketing (specialmente online) e infine da Giuseppe di Pierri in qualità di segretario, laureato in ingegneria biomedica, attualmente ingegnere del software e project manager con una vasta esperienza nel mondo java e xml, nonché docente presso la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana.

In ogni caso appena entreranno nuovi membri si procederà ad espandere il direttivo in modo da ottenere maggiore rappresentanza nel principale organo esecutivo dell'associazione.

Non crede che la sua giovane età possa essere un deterrente alle "credenzialità" dell'associazione? come pensa di poter risolvere questo eventuale gap?

Diciamo che i gradi me li sono guadagnati sul campo, ho iniziato ad usare internet a 13 anni, a 15 programmavo già le mie prime pagine e da allora ho affrontato qualunque tipo di problematica, dai progetti piccoli a quelli grandi e specialmente problematiche legate al design e all'uso, quindi penso di avere (e i miei colleghi in genere confermano) una vasta esperienza sul campo.
Inoltre dal 2000 ad oggi ho effettuato varie ricerche personali sui browser, e sulle interfacce utente.
In ogni caso dal lato accademico sono diplomato come Multimedia Web Designer e sto frequentando il Master in Advanced Computer Science presso la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana.

Chi possiamo contattare per maggiori informazioni?

Al momento per qualunque informazione ci si può contattare all'indirizzo
amministrativo info@ioshi.org

E mi scusi, prima di chiudere questa intervista: può illustrarci gli obbiettivi più prossimi dell'IOSHI?

Attualmente ci stiamo impegnando a progettare e realizzare il portale dell'associazione che permetterà il futuro sviluppo dei progetti. Appena sarà pronto inizieremo a valutare le proposte di progetti da parte dei membri e inizieremo a realizzarle.

Un progetto in divenire, dunque. Già altre volte abbiamo parlato su comunitàzione (link) di usabilità, interfacce (link) e interaction design ( link). Ci sono delle linee guida, a suo modo di vedere, per un buon design dell'interazione? Ce le può indicare?

Ci sono varie linee guida e test in merito però tutti questi mezzi spesso e volentieri trascurano alcuni punti nell'ottica globale dell'interazione e quelli invece veramente efficaci sono quelli più elementari e globali come l'Eye Tracking. In ogni caso quasi tutte le linee guida ci pervengono dagli stati uniti e spesso sono leggermente deformati da noi per motivi sociali o culturali per
cui reagiamo ad alcuni stimoli in modi diversi. L'unica risorsa che voglio indicare e una pagina che nell'ultimo anno mi ha aiutato parecchio a trovare risorse pratiche sulle interfacce e l'interazione uomo-macchina:
http://www.dartmouth.edu/~webpub/resources/links/index.html

La ringrazio molto e invito gli utenti di comunitàzione a continuare questo nostro dialogo attraverso lo spazio predisposto a fine articolo. Lei invece ci assicura di tenerci informati?

Certamente appena saremo pronti per affrontare i primi progetti vi informeremo sulle ricerche scelte in modo da discuterne tutti assieme.

Alla prossima allora, non appena avrete delle novità.

Alla prossima, e se mi posso permettere vi aspettiamo tra le nostre future liste di discussione per crescere e produrre risorse utili tutti assieme

Luca Oliverio
Luca Oliverio

Luca Oliverio è il founder e editor in chief di comunitazione.it, community online nata nel 2002 con l'obiettivo di condividere il sapere e la conoscenza sui temi della strategia di marketing e di comunicazione.

Partner e Head of digital della Cernuto Pizzigoni & Partner.

Studia l'evoluzione sociale dei media e l'evoluzione mediale della società.